BUONI PROPOSITI O OBIETTIVI: QUALE DIFFERENZA?
QUAL È LA DIFFERENZA TRA BUONI PROPOSITI E OBIETTIVI?
“Un obiettivo è un sogno con un punto di arrivo”
Duke Ellington
I buoni propositi sono formulati in modo vago, sotto forma di desiderio effimero e senza un vero fondamento.
Esempi di buoni propositi sono quelli che ci poniamo all’inizio di ogni nuovo anno “quest’anno voglio dimagrire”, “voglio guadagnare di più”, “voglio incontrare nuova gente e fare nuove amicizie”. I desideri formulati in questo modo rimarranno nella nostra mente forse per circa un mese e poi scompariranno; questo succede perché non sono pensati in modo tale da renderli realmente raggiungibili e soprattutto non sono supportati da un vero e proprio piano di azione che porta alla loro realizzazione.
Un obiettivo, invece, è formulato in modo diverso ed è supportato da un percorso pensato apposta per raggiungerlo.
“La chiarezza di intenti è il punto di partenza per ogni successo”
W. Clement Stone
L’obiettivo chiede chiarezza. Più si fa chiarezza su ciò che si desidera essere e su ciò che si vuole fare, più sarà facile trovare il modo per riuscirci. Definire e formulare in modo preciso e concreto gli obiettivi permette di definire e di formulare il percorso che permetterà di raggiungerli.
Uno degli ostacoli più comuni rispetto alla capacità di raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo è che la maggior parte di noi cerca di lavorare su troppi obiettivi alla volta, senza farsi un’idea chiara di quali siano i traguardi a cui assegnare maggiore importanza.
Il problema legato alla non definizione delle priorità è che, nonostante si facciano dei passi avanti verso i propri obiettivi, in realtà ci si tiene “occupati” e spesso ci si muove un po’ a caso cercando di raggiungere tutto ciò che si ha in mente, mancando così i veri bersagli e lasciandosi travolgere dagli eventi della quotidianità.
Lavorare sugli obiettivi adottando questa strategia, o meglio questa “non strategia”, è un po’ come mettere in atto il cosiddetto “multitasking”, ossia il seguire più cose nello stesso tempo senza focalizzarsi realmente su un’azione e una meta precisa, distribuendo e disperdendo le proprie risorse mentali e fisiche, perdendo l’efficacia delle proprie azioni, accumulando fatica, vedendo sfumare l’entusiasmo e la motivazione. Con questo processo, inoltre, si vive la costante tentazione di passare da un obiettivo ad un altro sperando di trovarli più freschi, stimolanti ed esaltanti.
Facciamo un esempio: non si può vincere la medaglia d’oro in più di uno sport. Se mi alleno per vincere nel campo dell’atletica leggera non posso anche allenarmi per il judo, sono molto diversi e non riuscirei ad ottenere risultati in nessuna di queste discipline.
Adottando questo approccio, dopo alcuni mesi ci si rende conto di aver ottenuto un progresso scarsissimo e di non aver raggiunto (o di averlo fatto solo in parte) ciò che si desiderava. La realtà è che suddividere le proprie risorse tra troppi obiettivi alimenta un circolo vizioso fatto di successi mancati e di potenziale inutilizzato.
Ciò che consente di raggiungere gli obiettivi è restare con gli occhi fissi su uno di essi, dandogli la priorità assoluta, convogliando le forze, le risorse e le energie sul percorso per raggiungerlo. Questo permette di agire concretamente secondo un processo preciso e altamente motivato e motivante, in cui anche le difficoltà e gli ostacoli sono più facili da superare.
COME FACCIO A PORMI DEGLI OBIETTIVI? DA DOVE DEVO PARTIRE?
La prima fase per la definizione di un obiettivo è capire cosa desidero realmente e con realmente intendo che devo avere una forte motivazione che mi spinge verso quel desiderio: non si tratta di una speranza, ma di qualcosa che, se raggiungo, apporta dei cambiamenti nella mia vita in modo concreto, tangibile e positivo. Un obiettivo risponde a un mio bisogno concreto.
Quindi, tutto parte da un analisi dei miei bisogni e delle mie necessità, di ciò che davvero potrebbe fare la differenza per me e per la mia vita.
Bisogna partire da un’attenta analisi di dove sono oggi, di cosa ho, di come sono oggi e di cosa sento che mi manca per stare meglio, per avere più soddisfazione e per sentirmi più felice.
Questo lo si può fare rispondendo a domande specifiche.
Cosa voglio a livello della mia salute e forma fisica? Sto bene? Cosa posso cambiare circa il mio stato di salute e fitness? Perché dovrei cambiarlo? Cosa vorrei ottenete in questo campo?
Cosa voglio a livello di relazioni sentimentali? Sono soddisfatto della mia relazione attuale? Come posso ancora migliorala? Voglio una relazione sentimentale straordinaria? Cosa vorrei da questa relazione?
Cosa voglio nel campo lavorativo? Sono soddisfatto del lavoro che ho o vorrei qualcosa che mi dia di più? Vorrei guadagnare di più? Vorrei un posto di più alto prestigio? Vorrei cambiare lavoro?
Possiamo porci queste domande in ogni ambito della nostra vita e decidere nuove direzioni, nuovi obiettivi ogni volta che ne sentiamo la necessità.
La definizione degli obiettivi, a differenza dal manifestare buoni propositi (eterei ed illusori), è ciò che ci consente di passare dal semplice desiderio a definire con chiarezza ciò che vogliamo e a stabilire il percorso necessario per raggiungerlo.
Sia che si tratti di un obiettivo a breve termine, sia che si tratti di un obiettivo a lungo termine, la stesura del piano d’azione concreto permette di muovere passi certi e verificabili verso di esso.
Gli obiettivi, infatti permettono di:
1. trasformare qualcosa da PROBABILE a POSSIBILE
2. trasformarci nel tipo di persona che è in grado di raggiungere sistematicamente obiettivi specifici
Quante volte ti è capitato di esprimere un desiderio e di non riuscire a realizzarlo? Questo insuccesso probabilmente ti ha persino fatto pensare di non essere una persona capace di ottenere ciò che vuole e la tua autostima me ha subito dure conseguenze. In realtà non è così, probabilmente non hai definito bene il tuo obiettivo e non ti sei dato un percorso preciso, efficace e verificabile per raggiungerlo, il tuo problema è tutto qui.
Il secondo punto è importantissimo perché il percorso che seguiamo per raggiungere i nostri obiettivi è un PROCESSO che ci permette di crescere, di diventare più forti e determinati, di capire molto di noi stessi (l’azione fa emergere potenzialità e qualità che spesso non sappiamo nemmeno di avere), di aumentare la nostra autostima e la nostra autoefficacia.
È fondamentale comprendere che È CHI SI DIVENTA NEL CORSO DEL PROCESSO a rappresentare la vera ricompensa della quale godere per tutta la vita; questo vale molto di più di qualsiasi realizzazione a breve termine. In sostanza bisogna sfruttare ogni nostro obiettivo come strumento per sviluppare l’atteggiamento mentale e il modo di agire di un esperto nel raggiungere ciò che si desidera.
Atteggiamento mentale e modo di agire sono due degli elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo.
Fatta questa premessa, cerchiamo ora di capire come definire i nostri obiettivi.
COME DEFINIRE GLI OBIETTIVI AFFINCHÉ SIANO EFFICACI?
Definire con chiarezza gli obiettivi e concentrarsi su di essi permette di sapere dove si vuole arrivare, di focalizzare le nostre energie, seguire una linea definita, determinare una rotta da seguire. Affinché tutto ciò sia possibile è importante che gli obiettivi abbiano specifiche caratteristiche e per capire come dobbiamo definirli ci viene in aiuto l’acronimo S.M.A.R.T.E.S.
S = specifico
M = misurabile
A = attuabile/realizzabile
R = realistico
T = temporizzato
E = etico
S = sfidante
Vediamoli singolarmente.
1. SPECIFICO
L’obiettivo non può e non deve essere vago o espresso in modo approssimativo. Non posso dire semplicemente “voglio dimagrire” o “voglio aumentare le vendite”. Occorre stabilire esattamente quanto peso voglio perdere e in quali parti del corpo, la percentuale esatta di miglioramento delle vendite e in quali settori specifici.
La definizione specifica dell’obiettivo ci dà una visione molto chiara di ciò che intendiamo ottenere e questo consente di porre su di esso tutta la nostra attenzione, il nostro focus.
2. MISURABILE
Il fatto che l’obiettivo debba essere misurabile significa che deve contenere una unità di misura. Questo ci permette di capire se il risultato desiderato è stato raggiunto o meno e, in itinere, consente di capire quanto si è ancora lontani dalla meta.
Riprendendo gli esempi di prima, dobbiamo stabilire il numero preciso di chili che vogliamo perdere (5 kg.) e la percentuale esatta (20% in più dell’anno precedente) o la somma esatta in riferimento all’aumento delle entrate che intendiamo raggiungere.
3. ATTUABILE/ REALIZZABILE
Nella definizione degli obiettivi si devono prendere in considerazione le risorse e le effettive capacità, a noi interne ed esterne, di cui disponiamo. Se ci poniamo un obiettivo che è per noi impossibile raggiungere perché non siamo in possesso degli strumenti reali per farlo (ad esempio fare una conferenza in lingua inglese se non conosco bene la lingua), è chiaro che non lo potremmo raggiungere. Dobbiamo analizzare gli strumenti che effettivamente abbiamo e se ci manca qualcosa dobbiamo trovare ciò che può sopperire alla nostra mancanza. Solo così l’obiettivo è davvero attuabile (nel caso del nostro esempio significa dedicarci prima di tutto allo studio della lingua o assumere un buon interprete).
Questo è un punto cruciale. Se l’obiettivo non è attuabile non me lo posso porre perché si riverbererebbe sulla mia autostima e sulla mia autoefficacia causando spiacevoli conseguenze. In realtà non sono io che non sono capace di raggiungere l’obiettivo, ma è l’obiettivo che è irraggiungibile per me a meno che non trovi le risorse necessarie che sopperiscano le mie mancanze o difficoltà.
4. REALISTICO
L’obiettivo è stimolante e realisticamente raggiungibile grazie alle risorse e ai mezzi che abbiamo a disposizione. Se ci poniamo obiettivi troppo distanti dalla nostra realtà (non posso fare un viaggio nello spazio se non posseggo le risorse, anche solo monetarie, per poterlo fare) potrebbe essere piuttosto sconfortante rendersi conto che l’obiettivo è matematicamente impossibile da raggiungere.
5. TEMPORIZZATO
L’obiettivo deve avere una scadenza, una data entro cui realizzarlo o non è un vero obiettivo. Un obiettivo senza una scadenza è un desiderio. La scadenza lo rende reale e crea l'urgenza. La scadenza ti mette sotto pressione. Esempio: "Voglio mettermi in forma" (che è un desiderio vago), diventa “perderò 10 chili entro fine giugno di quest’anno” (che soddisfa tutti i requisiti menzionati).
L’obiettivo, quindi, deve essere basato su un tempo preciso: si deve definire la data o l’arco di tempo entro cui dovrà essere realizzato. Il fattore tempo è fondamentale perché altrimenti corriamo il rischio di non considerarlo urgente o importante, rischiando così di procrastinare le azioni necessarie e questo ci impedirà di raggiungerlo.
6. ETICO
Non possiamo raggiungere gli obiettivi che desideriamo senza il rispetto per noi stessi, per le leggi del nostro paese e per gli altri. Non dobbiamo creare danni a nessuno e dobbiamo essere in linea con i nostri valori.
7. SFIDANTE
L’obiettivo può essere troppo facile da raggiungere o troppo difficile. È importante che rientri nelle nostre capacità ma si deve tenere l’asticella alta in modo da metterci un po’ alla prova e richiederci un certo impegno. Questo è di maggiore stimolo e la soddisfazione finale è decisamente maggiore. Il risultato positivo aumenterà sia la nostra autostima che la nostra autoefficacia.
Spesso gli obiettivi devono portarci ad uscire dalla nostra zona di confort per farci capire che possiamo fare cose anche al di fuori dalla nostra quotidianità, cose che portano novità e cambiamenti positivi alla nostra vita.
Obiettivi troppo facili non ci consentirebbero di mettere in campo tutte le nostre energie, non ci impegneremmo abbastanza, non ci arricchiremmo di nuove scoperte e di nuove esperienze di apprendimento, di scoperta di sé, di scoperta di nuove potenzialità o di doti che non pensavamo di avere.
Per contro, se l’obiettivo è al di sopra della nostre reali possibilità, cadremmo nella frustrazione e non metteremmo sufficiente impegno nel processo per raggiungerlo. Sfidante significa che ci spinge a mettere in gioco tutto di noi, ci mette alla prova e può persino farci divertire.
Assicurati di aver alzato l'asticella a sufficienza, in modo che il tuo obiettivo ti galvanizzi e ti entusiasmi. Ci deve essere una grossa ricompensa, una “pentola piena d'oro” alla fine dell'arcobaleno. Avere uno scopo forte ti spingerà verso il tuo obiettivo.
"Scegli battaglie abbastanza piccole da poterle vincere, ma abbastanza grandi da essere significative"
Jonathan Kozel
Questi obiettivi possono essere pluriennali, annuali, mensili e persino obiettivi che possono essere realizzati in pochi giorni: ad esempio, obiettivi minimi per la tua quotidianità, come decidere di svegliarsi alle 5 del mattino per meditare o grandi obiettivi come cambiare lavoro o cercare la donna/uomo della tua vita. Ciò che conta è che devono essere importanti per te. Non è importante se raggiungi grandi o piccole vittorie, ciò che conta è che siano ciò che realmente desideri e che portino la tua vita ad essere sempre migliore ed appagante.
Ogni singolo risultato è un pezzetto di un più grande e importante puzzle che è la tua vita.
Come vedi la definizione di un obiettivo richiede un lavoro serio, ponderato e importante, ma è proprio da qui che inizia un reale e positivo percorso di successo.
“Lo scopo della vita è viverla, gustare al massimo l’esperienza e desiderare con ardore e senza paura un’esperienza rinnovata e più intensa”
Eleanor Roosevelt
Se hai intenzione di fare un cammino per capire dove, in quali ambiti vuoi ottenere dei risultati o se vuoi apportare un cambiamento o raggiungere nuovi traguardi nella tua vita, puoi contattarmi e lo faremo insieme.
Buona vita