COSA SIGNIFICA ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA VITA?

“Le persone che fanno strada nel mondo sono individui che si alzano e vanno alla ricerca delle circostanze che desiderano e se non riescono a trovarle, le producono”

Bob Proctor


COSA SIGNIFICA ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA VITA?

Quante volte ci siamo sorpresi a dire “non è colpa mia” o “lui mi ha fatto sbagliare”? Quante volte, nel corso della giornata, diciamo queste o altre frasi simili per incolpare altro o altri dei nostri errori?  Ma è così vero che è stata un'altra persona ad averci indotto all’errore? Ci siamo mai chiesti perché siamo così propensi ad accusare ed incolpare gli altri dei nostri sbagli e dei nostri fallimenti?

L’“ego” è per noi un grande ostacolo all’assunzione della responsabilità della nostra vita: esso è l’atteggiamento psicologico (diverso dall'amor proprio e dall'egoismo) che consiste nel culto di sé e nel compiacimento narcisistico della propria persona e delle proprie qualità. “Lui” non sa ammettere ed accettare le nostre manchevolezze, le nostre debolezze e le nostre possibilità di errore. Per “lui” siamo giusti e intoccabili, non vuole farci vivere frustrazioni, non vuole farci ammettere debolezze e fragilità, non vuole far emergere la nostra vulnerabilità né intaccare l’”identità” che si è creato.

Tutto questo è per il nostro “essere” una grande difesa da ciò che potrebbe denigrarci o deluderci, ma allo stesso tempo è un raccontarsi tante bugie ed un continuo nascondersi dietro ad altrettante scuse.

Il nostro “vero essere” invece non ha problemi ad ammettere chi siamo, quali sono i nostri limiti, le difficoltà e i punti di debolezza. Purtroppo l’ego prende il sopravvento e il vero IO spesso rimane nascosto.


COSA SIGNIFICA ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA VITA?

La RESPONSABILITÀ è uno dei requisiti fondamentali e necessari a guidare la vita verso ciò che si desidera realmente.

Ci sono tante definizioni di responsabilità, ma quella su cui desidero porre l’attenzione è questa:

Responsabilità significa influenzare e guidare la propria vita consapevolmente verso ciò che si desidera ardentemente, portandola ai massimi livelli di realizzazione e soddisfazione. Significa essere liberi di pensare, agire e scegliere ciò che è meglio per noi, significa accogliere a braccia aperte ogni nuova sfida in modo consapevole, costruttivo, pieno e appagante, senza attribuire ad altro o ad altri le nostre sconfitte e senza bisogno di nascondersi dietro a scudi difensivi, scuse o bugie.

Molte persone lasciano che la vita segua il suo cammino quasi come se fosse indipendente dalla loro volontà, spesso senza perseguire mete precise, seguendo solo le convenzioni tipiche della società in cui vivono. Si lasciano trascinare dagli eventi o si fanno convincere da altri riguardo a cosa è giusto e cosa no per loro.

Per molti la vita consiste nel farsi coinvolgere e trascinare da ciò che li circonda e dal fiume delle cose “da fare” senza capirne il senso, senza chiedersi se ciò che stanno facendo e vivendo è giusto per loro, se lo vogliono realmente e dove tutto questo li sta portando.

Sono proprio queste le persone che si ritrovano ad essere anziani senza quasi accorgersene, pieni di rimpianti e insoddisfatti della loro esistenza.

Assumersi in prima persona la responsabilità della propria vita significa innanzitutto CREDERE IN SE STESSI, nelle proprie capacità, doti e qualità. Significa avere FIDUCIA in se stessi, avere dei sogni e sapere che si possono raggiungere impegnandosi in prima persona giorno dopo giorno. Significa decidere di fare e di essere ciò che si vuole e ciò che si ritiene giusto per se stessi.

Gli errori, le difficoltà e gli ostacoli che inevitabilmente si incontrano nella vita, che ci sbarrano la strada o pongono resistenze al nostro cammino, saranno di più facile superamento se sappiamo viverli con la stessa responsabilità con cui viviamo e facciamo le nostre scelte.

Assumersi la responsabilità della propria vita rende LIBERI di destreggiarsi tra le possibili soluzioni e liberi di scegliere ciò che riteniamo più giusto al fine di affrontare e risolvere situazioni difficili. In questo modo non ci nascondiamo dietro a infinite scuse e non diamo le colpe dei nostri problemi ad altri ma valutiamo attentamente il perché delle difficoltà riscontrate e delle scelte necessarie a superarle.

Con le scelte, il nostro atteggiamento e i nostri comportamenti diventiamo i veri artefici del nostro destino. Chi pensa il contrario è colui che non crede in se stesso e nelle proprie potenzialità, capacità e possibilità. Si rassegna ad una vita condotta alla giornata, in balia degli eventi e delle circostanze in cui è immerso.

Queste sono persone che molto probabilmente hanno fatto scelte importanti sulla base dei propri sogni e desideri (come sposarsi, avere dei figli, svolgere un determinato lavoro), ma poi lasciano che le cose vadano avanti quasi per inerzia, in balia del fato, senza un particolare impegno e senza seguire una linea precisa. La conseguenza di questo modo di fare è vivere con frustrazione tutto ciò che non procede secondo le loro aspettative, senza fare nulla per cambiare e, il più delle volte, accusano “altro” o “altri” per ciò che succede.

Accusare “altro” al di fuori di se stessi può sembrare liberatorio; in realtà fa nascere rabbia e risentimento verso coloro che riteniamo responsabili e queste sono emozioni davvero forti e invadenti. Esse hanno il potere di offuscare la nostra mente impedendole di vedere nella situazione la nostra vera responsabilità, di vedere quanto quella situazione è frutto del nostro modo di pensare e di agire.

Scaricare le colpe sugli altri e vivere covando risentimento nel proprio cuore non lascia spazio alla propria responsabilità: non puoi incolpare gli altri ed essere al tempo stesso responsabile. Accuse e responsabilità non sono buoni compagni di viaggio, sono incompatibili. Inoltre, quando lasciamo che altri si assumano le nostre responsabilità diventiamo dipendenti da loro. Questo non può fare altro che causare privazioni e limiti al nostro essere e al nostro agire, causare risentimenti, frustrazione e confusione sia nella vita di coloro che dominano, sia nella vita di che subisce.

Quando una persona rifiuta di assumersi la responsabilità della propria vita, di fatto rinuncia e rifiuta la PROPRIA UNICITÀ per adattarsi ad una vita piatta, mediocre e uniformata alle convenzioni della società in cui vive.

Rollo May, nel libro “L’uomo alla ricerca di sé” edito da Astrolabio, scrive:

“Nella nostra società l’opposto del coraggio non è la viltà, ma il CONFORMISMO”


Ci vuole un enorme coraggio per abbracciare una scelta che riteniamo vincente, ma quando decidiamo di farlo entriamo a far parte di una splendida minoranza che sa ciò che vuole e che fa, di conseguenza, scelte tutt’altro che “popolari”.

Il CONFORMISMO è un problema enorme nella nostra società poiché induce le persone ad agire come tutti gli altri, senza neppure sapere perché, vivendo in un appiattimento generale: questo svilisce le singole personalità e non consente alle persone di sviluppare e valorizzare se stesse.

La vita della maggior parte delle persone è, infatti, “uniformata” a regole e convenzioni che non facilitano l’espressione del vero sé e delle potenzialità insite in ognuno di loro. È necessario uscire da questo appiattimento, è necessario emergere dalla mediocrità e decidere in prima persona cosa fare della propria vita e perché.

Decidere gli studi che vogliamo compiere, il lavoro che desideriamo svolgere, le persone che vogliamo frequentare e con cui trascorrere la nostra vita; decidere i compagni di avventure, la vita che vogliamo condurre, gli obiettivi che desideriamo raggiungere, il successo a cui aspiriamo.

Ognuno di noi ha ricevuto alla nascita doni e talenti di cui ha piena responsabilità. Sta a noi utilizzarli, svilupparli e farli fruttare per rendere la nostra vita unica e degna di essere vissuta.

Noi siamo responsabili dei nostri pensieri, delle nostre azioni, dei nostri vissuti, delle emozioni che proviamo, di come vediamo e viviamo la nostra vita, delle scelte che facciamo e anche delle scelte che non facciamo. Sì, anche non scegliere è una scelta.

DA DOVE SI COMINCIA AD ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA VITA?

Si comincia da un importante punto di partenza. Rispondi a queste domande:

Qual è il mio perché? Qual è il mio scopo nella vita?

Queste sono domande potenti che portano a risposte potenti, risposte che pongono le fondamenta su cui si poggia saldamente la tua esistenza.

Cosa vuoi fare nella vita? Chi desideri davvero essere? Quali sono le qualità che possiedi, che puoi mettere a frutto e utilizzare per rendere la tua vita un capolavoro? In che direzione vuoi andare e perché? Qual è l’obiettivo più importante della tua vita e perché?

Poi rifletti sulla tua responsabilità: analizza le tue giornate e rispondi ancora a queste domande:

Stai andando nella direzione che vuoi tu?

Stai conducendo la tua vita verso ciò che ti fa stare bene?

Vivi le tue giornate con serenità e soddisfazione o hai dentro di te una continua sensazione di infelicità, di sofferenza, di senso di inadeguatezza?

Senti che vivi intensamente la tua vita o hai la sensazione che il tempo ti sfugga dalle mani, che i tuoi giorni si ripetono in una costante routine, che la tua vita viaggi quasi da sola?

Sei consapevole del tuo percorso di vita? La stai davvero scegliendo e conducendo tu o ti ci sei ritrovato quasi per caso?

Sai dove stai andando e perché? Come conduci la tua vita? È ciò che vuoi veramente?

Sei tu che prendi le decisioni riguardo la tua esistenza o ti ritrovi a fare cose decise da altri?

Hai desideri o obiettivi su cui stai lavorando? Stai seguendo un percorso preciso, un piano d’azione per raggiungerli? 

Fermati a riflettere, analizza la tua vita e prendi il controllo dei tuoi pensieri: scrivi le tue risposte su un foglio e continua ad aggiornarle nel tempo.

Ripeti questo esercizio più volte nei prossimi giorni e mesi, perché non è facile dare risposte nell’immediato: ci vuole osservazione, attenzione, analisi e molta onestà. Continua a scrivere i tuoi pensieri. Cerca le risposte nel tuo sé profondo, ascolta la voce del tuo cuore e cerca di non nasconderti dietro a scuse o a colpe che attribuisci agli altri: ricordati che sei tu il responsabile della tua vita, di come l’hai condotta fino ad oggi e di come la vivrai fino alla fine dei tuoi giorni.

La risposta a queste domande ti consentirà di risvegliare la CONSAPEVOLEZZA e di portare a galla la volontà di assumere la responsabilità di te stesso e della tua vita.

Se ti impegni in questo esercizio scoprirai quanto sei bello, unico, pieno di risorse e di cose belle da dire a te stesso e al mondo. Potrai analizzare la tua vita, modificarne alcune parti o darle una svolta decisiva. Potrai renderti conto che fino ad ora non hai ancora sfruttato tutto ciò di cui sei in possesso e questa consapevolezza ti risveglierà dal torpore in cui sei stato fino ad oggi. Potrai rendere, da questo momento in poi, la tua vita un vero capolavoro, elevarti e crescere nella prosperità e nella felicità.

Tutto questo perché l’assunzione di responsabilità può portarti dove vuoi, ti conduce verso la libertà si essere e di fare ciò che ritieni giusto per vivere una vita piena di SUCCESSO e di soddisfazione.

Se ha i bisogno di aiuto in questo percorso puoi contattarmi e lo faremo insieme.

Buona vita