COSA SIGNIFICA CREDERE IN SE STESSI? 6 PASSI FONDAMENTALI PER CONOSCERE E CREDERE IN SE STESSI

COSA SIGNIFICA CREDERE IN SE STESSI?

6 PASSI fondamentali per conoscere e cedere in se stessi

Credo che questa sia la cosa più difficile per la maggior parte delle persone. Su internet è pieno di articoli e siti che ti dicono di tutto su come credere in se stessi, ci sono anche tanti libri (compreso il mio “Crea il tuo futuro”) che cercano in tutti i modi di spiegarlo e le spiegazioni sono anche sostenute da validi e utili esercizi. Nonostante questo però credo che manchi l’aspetto più importante.

Nella mia lunga esperienza di vita e di lavoro con le persone, ho visto che manca, un po’ in tutti coloro che fanno fatica a credere in se stessi, quello che secondo me è l’ingrediente fondamentale, l’elemento che sta alla base di tutto: la CONOSCENZA di sé.

Sì, perché per credere in se stessi bisogna innanzitutto CONOSCERE SE STESSI.

Come è possibile credere in qualcosa che non si conosce? Come si può fare affidamento su qualcuno senza sapere chi è, cosa sa fare, come pensa e come agisce? Voi dareste fiducia ad un perfetto sconosciuto o prima cerchereste di sapere chi è per capire se è la persona giusta a cui affidarsi?

Quindi la prima domanda da porsi è “chi sono io?”

A questa domanda non si deve rispondere “sono un avvocato, sono un panettiere, sono una casalinga, sono il Dott. Pinco Pallino, ecc.” perché questo dice solo in parte chi siamo. La risposta va ricercata nella parte più profonda di noi e comprende i tratti del nostro carattere, i valori in cui crediamo, le abilità e le competenze che possediamo, il modo in cui pensiamo e la capacità di gestire il nostro pensiero, le emozioni che proviamo e come le viviamo, il modo con cui affrontiamo le difficoltà e i problemi quotidiani previsti e imprevisti, il nostro continuo e quotidiano dialogo interno (link all’articolo), le nostre credenze e convinzioni limitanti e potenzianti, le virtù le potenzialità che esprimiamo e che utilizziamo nella vita, i nostri punti di forza e di debolezza.

Ecco cosa manca per poter arrivare a credere in se stessi e solo dopo che ho piena coscienza di tutto questo posso sapere se e quando posso fidarmi di me.

“Ciò che si trova intorno a noi è poca cosa rispetto a ciò che si trova DENTRO DI NOI”

Ralph Waldo Emerson

Cosa trovo dentro di me? Sicuramente trovo un arsenale di “cose” che, se arrivo a conoscere veramente, non solo mi permetterà di fidarmi ciecamente di me, ma mi consentirà di arrivare dove non ho mai pensato di poter arrivare e di fare ciò che non ho mai pensato di poter fare.

Sì, perché ciò che ho dentro di me è di gran lunga maggiore di ciò che c’è intorno a me. La mia mente ha un potere enorme e può farmi pensare, vivere e agire in modo unico e mio al 100% e mi può portare a essere e a fare tutto ciò che desidero.

Quindi, torniamo alla domanda iniziale

Cosa significa credere in se stessi?

La risposta è CONOSCERE TE STESSO: capire chi sei veramente e avere chiaro e consapevole cos’hai a tua disposizione rispetto a qualità, capacità, competenze, talenti, potenzialità, cioè rispetto a tutto ciò che ti serve per vivere, per affrontare i problemi e le difficoltà della vita, per sognare in grande e per fare tutto quello che è in tuo potere per raggiungere i tuoi sogni e i tuoi obiettivi di vita. Solo così potrai davvero fidarti di te.

Il tuo essere è la somma dei tratti della tua personalità, è la tua natura interiore e comprende tutto ciò che ti compone:

·         I tuoi comportamenti

·         I tuoi pensieri

·         Le tue idee

·         Le motivazioni

·         Le intuizioni

·         I giudizi

·         Il temperamento

·         I gusti

·         Le tendenze

Tutte queste cose formano e colorano le tua identità e l’equilibrio di tutte queste componenti dentro di te è ciò che costruisce il tuo carattere ed è ciò che ti distingue da tutti gli altri nel mondo. Sta a te analizzarle una per una e prenderne coscienza.

Certo il lavoro di conoscenza e di consapevolezza di sé non lo si può fare da un giorno all’altro, soprattutto se non lo abbiamo mai fatto e se nessuno ci ha mai spiegato come farlo. E’ un lavoro spesso lungo e impegnativo ma assolutamente possibile per tutti ed é fondamentale ai fini della costruzione dell’autostima.

Se vuoi davvero realizzarti nella vita, vivere con serenità, avere fiducia in te e nella tua forza interiore, questa è l’unica via.

Conoscere se stessi richiede impegno, costanza, metodo e dedizione ogni giorno e si comincia con cercare la verità dentro di te. Devi essere molto sincero con te stesso e soprattutto devi capire se ciò che ti dici è davvero ciò che pensi e non è invece ciò che dicono gli altri di te, ciò che ti hanno fatto credere o ciò che gli altri (genitori, parenti, amici, insegnanti, ecc.) hanno deciso per te.

Come si fa a conoscere se stessi? ecco i 6 passi fondamentali

Primo passo. Comincia con l’analizzare i tuoi valori (qui ne trovi un elenco completo). Fai l’elenco dei valori che ritieni fondamentali per la tua vita. Scegli tra questi i 5 o 6 che individui come i più importanti per te e per ognuno di essi rispondi a queste domande:

  1. perché è importante per te? In cosa credi veramente?

  2. quali sono le convinzioni profondamente radicate in te rispetto a questo valore?

  3. è veramente e profondamente tuo o senti che ti è stato imposto dall’esterno?

  4. riesci a viverlo ogni giorno?

  5. in quali comportamenti quotidiani lo metti in pratica?

  6. il tuo pensiero di ogni giorno, le tue convinzioni, le tue credenze e le tue azioni, sono in linea con i tuoi valori?


Il secondo passo necessario alla conoscenza di te è capire quali sono le caratteristiche del tuo carattere. Cercale e analizzale attentamente. Ecco alcuni esempi di queste caratteristiche:

gentilezza; onestà; determinazione; compassione; passione; coraggio; integrità; affidabilità; irascibilità; serbare rancore; permalosità; pazienza; empatia; saper perdonare; testardaggine; risolutezza; autodisciplina; procrastinazione; pigrizia; lascività; senso di responsabilità; irresponsabile; perseveranza; capacità di resilienza; generosità; avarizia; disonestà; tendenza al tradimento; sincerità; mentitore; disponibilità; costanza; perseveranza; egoismo.

Analizza questo elenco e individua i tuoi tratti caratteriali e dai loro una definizione. Se ne trovi altri che non ho considerato va benissimo, aggiungili al tuo elenco. Poi chiediti:

  1. quali tra questi sono quelli preponderanti?

  2. che significato hanno nella tua vita?

  3. per ogni tratto caratteriale che hai individuato, su una scala da 1 a 10, in quale misura lo possiedi?

  4. in quali occasioni della tua giornata ti accorgi di avere e di mettere in atto queste caratteristiche?

  5. pensi che queste caratteristiche ti siano utili nella vita?

  6. pensi che potresti acquisirne altre o ne dovresti eliminare alcune per essere e per sentirti una persona migliore?


Il terzo passo è: fai un elenco delle tua capacità e delle tue abilità. Considera tutto ciò che sei capace di fare concretamente e rispondi a queste domande:

  1. in quali occasioni, compiti o momenti della tua giornata utilizzi le tue capacità? In che misura?

  2. ti piacerebbe utilizzarle di più? Come potresti utilizzarle al meglio se ne avessi la possibilità?

  3. hai secondo te delle potenzialità inespresse (vedi elenco delle potenzialità) e che ti piacerebbe far emergere?

  4. perché pensi di avere tutto questo, da dove nascono? come le hai sviluppate? puoi ancora migliorarle? puoi crearne di altre?


Il quarto passo si riferisce alla conoscenza e alla consapevolezza delle tue emozioni. Tutti noi proviamo le stesse emozioni anche se con sfumature e intensità diverse ma ciò che spesso ci manca è la consapevolezza del perché le proviamo è la capacità di gestirle per non esserne sopraffatti. Ecco le domande:

  1. quali sono le emozioni che provi ogni giorno?

  2. in quali occasioni le provi?

  3. ti fai prendere totalmente da queste emozioni o riesci in qualche modo a gestirle e a far si che ti siano di aiuto e non da ostacolo nelle tue azioni?

  4. riesci a cambiare intenzionalmente le tue emozioni?

  5. come reagisci in caso di frustrazioni e/o di delusioni? Come gestisci il malessere che esse provocano? Rimani coinvolto in esso o analizzi la situazione e cerchi di uscirne velocemente? Riesci a trarre insegnamenti utili da queste situazioni?

Viviamo costantemente di emozioni e di stati d’animo e di questo dobbiamo averne la consapevolezza: ci sono emozioni che ci danno una grande carica di energia ma ci sono anche emozioni che ci frenano o ci mettono in forte dubbio.


Il quinto passo consiste nel cercare di capire come agisci e perché agisci in quel modo. Fai un elenco delle cose che sai fare bene e uno in cui inserisci ciò che ritieni non saper fare. Fai un elenco di quelli che ritieni i tuoi punti di forza e i tuoi punti di debolezza. Esamina il tuo comportamento nei vari momenti della tua giornata e rispondi a queste domande:

  1. quali sono le capacità che utilizzi di più nella tua vita? perché?

  2. come riesci ad utilizzare i tuoi punti di forza nelle tue giornate?

  3. quali limiti ritieni di avere e perché li consideri dei limiti? Da dove nascono? Sono limiti reali o sono solo nella tua mente? Ritieni di poterli superare? Pensi che siamo veramente tuoi o ti sono stati inculcati dall’esterno? Forse qualcuno ti ha sempre detto che li hai e tu ci hai creduto, è così?

  4. sei capace di agire con intenzionalità o spesso ti trovi a reagire agli eventi della giornata?

  5. da cosa sono provocate e determinate le tue azioni?

  6. ti piace agire in fretta o hai prima bisogno di pensare e di riflettere sul da farsi?

  7. agisci volentieri o sei un procrastinatore?

  8. riesci ad intraprendere azioni concrete e mirate per raggiungere i tuoi obiettivi?

  9. sei autonomo nelle tue decisioni o hai spesso, o sempre, bisogno di confrontarti con qualcuno prima di intraprendere un’azione?


Il sesto passo è: sii consapevole dei tuoi pensieri. Per questo aspetto ti invito a leggere il mio articolo “come essere padroni del nostro pensiero” che ti aiuterà a fare una riflessione profonda sull’argomento. Qui ti dico solo che il nostro modo di pensare è estremamente importante e che guida l’intera nostra esistenza. Il nostro pensiero ci guida costantemente che lo vogliamo o no, consciamente e inconsciamente. Ciò che pensiamo di noi stessi e della vita determina chi siamo, cosa facciamo e dove vogliamo andare. La consapevolezza di cosa pensiamo, dell’origine dei nostri pensieri, del perché pensiamo in quel modo lì e non in un altro, la capacità di dominare e di indirizzare il nostro pensiero sono tutti fattori determinanti per la conoscenza di sé.

Un altro consiglio che mi sento di darti è di cercare di prendere consapevolezza delle convinzioni e delle le credenze potenzianti e limitanti che pervadono e governano il tuo pensiero.

Una volta che hai analizzato te stesso seguendo questi passi puoi avere piuttosto chiaro chi sei, come vivi e di cosa sei capace. Ricordati, però, che il nostro essere è in continuo cambiamento, la nostra personalità non è statica e quindi devi continuamente essere consapevole di te stesso e della tua crescita personale, ma soprattutto ricordati che sei tu a determinare chi sei e cosa vuoi dalla vita.

Riassumendo: CREDERE IN SE STESSI significa essere consapevoli di chi sei, di cosa e di come pensi, di cosa sei capace di fare e come lo fai, dei tuoi punti di forza e di debolezza, delle tue convinzioni potenzianti e limitanti. Significa DARE VALORE al proprio modo di essere e di pensare, dare valore e importanza alle proprie capacità e alle proprie competenze. Significa vivere la vita credendo di avere le capacità necessarie per farlo; vuol dire essere in grado di raggiungere i propri obiettivi, di agire nel giusto modo per te senza avere timore del giudizio degli altri; significa essere soddisfatti della propria persona e di non sentire la costate necessità di paragonarsi agli altri. Spesso il confronto con gli altri non ci è d’aiuto: ciò che possiamo fare è imparare da loro se sono persone competenti e se ci possono aiutare a crescere, ma si deve evitare il confronto fine e se stesso perché non è sano.

Non dobbiamo mai autodenigrarci perché magari non siamo bravi o belli come altri, ma dobbiamo imparare a valorizzare tutto ciò che è parte di noi, valorizzare i nostri punti di forza e andarne fieri.

Crede in se stessi significa anche agire non per compiacere gli altri o per cercare il loro consenso, ma significa agire perché si crede in ciò che si fa, si crede nelle proprie qualità, nelle proprie abilità e nel poter ottenere un buon risultato, al di là di ogni critica o giudizio. Chi crede in se stesso non dubiterà mai delle proprie forze e capacità solo perché qualcuno della famiglia o dei conoscenti avrà sollevato qualche perplessità.

Credere in se stessi significa anche agire nonostante i dubbi.

E’ impossibile prevedere tutte le variabili della vita. Per quanto ci sforziamo di farlo l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Ma questo non ci deve frenare nel prendere decisioni. Chi crede in se stesso prende decisioni anche se non ha in mano totalmente la situazione. Certo più informazioni si hanno e meglio si può agire, ma questo non deve bloccare.  Si gestirà il tutto in itinere ossia man mano che si procede.

Credere in se stessi significa non avere tutte le soluzioni in anticipo ma sapere di avere molte risorse da mettere a disposizione per raggiungere gli obiettivi prefissati e significa capire che ciò che ancora non conosciamo lo possiamo apprendere anche nel corso delle azioni stesse perché si può imparare tutto ciò che si vuole con il giusto impegno e la giusta volontà.

Infine, metti a tacere il peggior critico esistente, ossia te stesso: non ascoltare quella vocina interna che ti riempie di dubbi e che vuole frenarti, ma vai avanti per la tua strada, avrai tempo dopo per capire cosa è andato bene e cosa no per poi ripartire da lì e da ciò che hai imparato.

In conclusione: CREDI IN TE STESSO SEMPRE, tutto il resto verrà da sé.

Se ha i bisogno di aiuto in questo percorso puoi contattarmi e lo faremo insieme.

Buona vita