ESSERE CONSAPEVOLI: COSA SIGNIFICA E COME RIUSCIRCI con 3 abitudini quotidiane
ESSERE CONSAPEVOLI: COSA SIGNIFICA E COME RIUSCIRCI CON 3 ABITUDINI QUOTIDIANE
Oggi la parola CONSAPEVOLEZZA si utilizza sempre più spesso e non solo nell’ambito della crescita personale.
Spesso si conferiscono significati differenti a questa parola, ma qual è quello giusto? Cosa significa essere consapevoli? Perché è importante? Che importanza ha l’essere consapevoli nella nostra vita?
COSA SIGNIFICA ESSERE CONSAPEVOLI?
SIGNIFICA VIVERE NEL MOMENTO PRESENTE CONCENTRANDO LA PROPRIA MENTE SU CIÒ CHE CI STA ACCADENDO QUI E ORA, SU CIÒ CHE STIAMO FACENDO E VIVENDO IN QUESTO PRECISO MOMENTO, IN MANIERA NON GIUDICANTE.
Significa “esserci pienamente”, essere presenti a se stessi nel momento presente: usare i propri sensi e la propria mente per vivere appieno l’esperienza del momento, evitando di fare altro contemporaneamente, ma soprattutto evitando di rimanere imprigionati del turbinio dei pensieri involontari, astenendosi da qualsiasi forma di giudizio.
La consapevolezza o MINDFULNESS, significa, quindi, concentrarsi su ciò che si sta facendo e vivendo nel presente. Solo la nostra mente può vivere nel passato o nel futuro, il nostro corpo no, l’unico momento che possiamo vivere è il presente e la consapevolezza è ciò che lo valorizza.
Lo scopo di raggiungere la consapevolezza è quello di essere totalmente presenti nei pensieri, nelle sensazioni, nelle emozioni che si stanno vivendo nel “qui e ora” al fine di raggiugere uno stato di calma interiore, di concentrazione e di massima presenza nell’unico momento che esiste davvero, l’ADESSO.
La consapevolezza serve a mantenerci “aggiornati” su noi stessi, a sapere cosa stiamo vivendo e provando in quel preciso momento. Prestare principalmente attenzione a ciò che c’è all’interno di noi è fondamentale e dovrebbe avvenire prima di qualsiasi altra cosa: questo consente un comportamento migliore a fronte di qualunque situazione ci possa capitare e una migliore gestione delle emozioni.
È utilissima, infatti, a controllare le emozioni, a prendersi uno spazio per “calmare” la mente e per usare il pensiero intenzionalmente. Serve a fermare l’autocritica e il giudizio (vedi articolo sul giudizio) che emettiamo costantemente, a pensare in modo più sereno, utile ed efficace.
Ci aiuta a creare uno spazio tra uno stimolo che riceviamo e la risposta che produciamo; permette, cioè, di agire con intenzionalità e non per automatismi.
Scopo della Mindfulness è, pertanto, quello di raggiungere uno stato di consapevolezza dei propri pensieri, delle proprie emozioni, dei propri stati d’animo in modo intenzionale ma allo stesso tempo DISTACCATO, appunto non giudicante. Molto spesso, infatti, abbiamo la tendenza ad esprimere giudizi sugli altri e su noi stessi, a criticarci e a disperarci per ciò che ci succede. Questo fa emergere pensieri negativi, malessere e disagi che rendono la nostra vita difficile. Grazie a questo “distacco” la mindfulness ci aiuta ad accettare noi stessi, ciò che accade dentro e intorno a noi e ci permette di affrontare tutto con maggiore serenità.
Vivere senza consapevolezza
Purtroppo la maggior parte di noi vive la vita in modo automatico, presi da mille impegni, pensieri e preoccupazioni. L’attenzione è principalmente rivolta a tutto ciò che capita intorno a noi e spesso agiamo in modo automatico, ossia reagiamo, perché i pensieri invadono e affollano costantemente la nostra mente allontanandoci dal presente e dal pensare con lucidità.
Che cosa comporta vivere in questo modo?
Si procede per automatismi, si rimane preda dei nostri pensieri e imprigionati nel turbinio della loro negatività; il tempo scorre senza che ce ne accorgiamo e non ascoltiamo la parte più importante di tutte, NOI STESSI. Presi da tutto ciò che avviene intorno a noi, dalla frenesia della vita, dai mille impegni e presi dalla nostra mente incontrollata, non siamo in grado di prestare attenzione a cosa accade dentro di noi. Eppure questo è fondamentale.
È ciò che abbiamo dentro di noi che dovrebbe guidare la nostra vita e non ciò che sta fuori da noi.
Raggiungendo la consapevolezza prendiamo in mano la nostra esistenza, i nostri vissuti, le nostre emozioni e li utilizziamo per vivere al meglio e intenzionalmente.
Connetterci con quanto ci circonda, con gli oggetti che stiamo utilizzando, gli avvenimenti e le persone che abbiamo intorno a noi, percependo le sensazioni (visive, tattili, olfattive, uditive) che essi ci trasmettono; fermarci ad ascoltare con estrema attenzione i suoni, i rumori, le parole che ci vengono rivolte; utilizzare tutti i nostri sensi per cogliere ciò che gli oggetti che usiamo e le azioni che stiamo svolgendo ci trasmettono, percepire tutto questo con atteggiamento non giudicante significa essere consapevoli.
Ecco un esempio di come prendere consapevolezza. Prendiamo in considerazione il momento del risveglio al mattino: appena apriamo gli occhi non lasciamo che i pensieri ci affollino la mente, ma respiriamo profondamente e concentriamoci sull’aria che entra e che esce dalle nostre narici e prestiamo attenzione a come ci sentiamo in quel momento, che sensazioni stiamo vivendo?
Appena ci alziamo guardiamoci attorno e osserviamo la nostra stanza, di quali oggetti è composta? Ci sono degli oggetti che ci piacciono in modo particolare? Ci sono delle foto? Osserviamo tutto con attenzione per qualche minuto, senza pensieri, né giudizi.
Ci incamminiamo verso la cucina per la colazione: tocchiamo gli oggetti e ci concentriamo su di essi, sulle loro forme, sulle sensazioni tattili che ci trasmettono.
Se abbiamo un animale accarezziamolo concentrandoci sul suo pelo, sulla reazione che ha alle nostre carezze, sul piacere che viviamo nel fargli le coccole.
Se ci facciamo il caffè concentriamoci sull’intenso profumo che emana e se facciamo colazione concentriamoci sul sapore di ciò che stiamo mangiando.
Viviamo con qualcuno? Dedichiamogli un lungo abbraccio e viviamo le intense sensazioni che questo ci provoca. Uscendo da casa alziamo lo sguardo al cielo e osserviamolo, respiriamo l’aria fresca del mattino concentrandoci su di essa; se il sole sta sorgendo e il cielo è pieno di nuvole colorate, guardiamoli e godiamo dello spettacolo che ci stanno regalando.
Tutto questo richiede solo la nostra attenzione e poco tempo, ma la nostra mente sarà serena e pronta per la giornata.
LA CONSAPEVOLEZZA O MUNDFULNESS, È SOPRATTUTTO UNO STILE DI VITA
Come si raggiunge la consapevolezza?
Ci sono alcune pratiche molto efficaci e in questa sede vi propongo le 3 PRATICHE che utilizzo io con successo
1. ASCOLTARE IL PROPRIO CORPO
Imparare ad ascoltare il nostro corpo significa presenza. Il corpo è il primo strumento da cui partire. È in esso che si manifestano le nostre emozioni e le nostre sensazioni, che sono strettamente legate agli stati d’animo che stiamo vivendo.
Cerca di percepire in quale parte del corpo senti che l’emozione si sta manifestando: allo stomaco, sensazione si soffocamento (gola), un cerchio alla testa, ecc. Il nostro corpo vive di riflesso la nostra mente e prendere contatto con esso ci consente di essere più consapevole di ciò che stiamo vivendo.
Non appena l’emozione diventa consapevole nel corpo, diventa anche più chiara nella mente e il solo atto di prenderne coscienza alleggerisce sia il pensiero che l’emozione stessa e, di conseguenza, anche la sensazione riflessa nel corpo.
Quali segnali ti sta inviando il tuo corpo? Fermati un momento e ascoltalo, concentrati su quella particolare sensazione e ascolta te stesso, lascia fluire da dentro di te il motivo di quella sensazione. Lo puoi fare in vari momenti della giornata.
Hai lo stomaco contratto? Respira profondamente e ascoltalo, concentrati su quella sensazione, associala alla sua causa e vedrai che la consapevolezza che emerge ti farà vedere più chiaro come affrontare la situazione e lo stomaco si rilasserà.
Presta attenzione, più volte nella tua giornata, anche al tuo respiro. Ti sei mai reso conto di quante volte sei in apnea? Oppure che la tua respirazione è veloce o affannata o, ancora, molto superficiale?
Osserva la tua respirazione e cerca di capire come il tuo modo di respirare è collegato allo stato d’animo che vivi in quel momento: cosa stai vivendo? Come lo stai vivendo? Qual è l’emozione che ti assale? Quali sono i pensieri che ti modificano il respiro?
In questo modo prenderai consapevolezza del tuo stato d’animo e della tua presenza in esso. Cerca poi di calmare la respirazione con profondi ed intenzionali respiri, fino a renderla profonda e regolare.
2. LA MEDITAZIONE
La meditazione è uno degli strumenti più importanti per entrare in contatto con se stessi. All’inizio non è facile ma con il tempo diventa una pratica che puoi fare in ogni momento della tua giornata e i suoi benefici sono impagabili.
Quando siamo offuscati dal turbinio dei pensieri, dalle preoccupazioni e dalle critiche (che siano rivolte a noi stessi o agli altri) la saggezza insita in noi non riesce ad emergere, ci sentiamo confusi e persino bloccati, non riusciamo a vedere le cose con chiarezza e, a volte, non riusciamo a prendere la giusta decisione rischiando di crearci ancora più difficoltà e problemi.
La pratica della meditazione ci aiuta a fermare tutto questo. Permette di entrare in contatto con noi stessi in profondità, permette di rallentare e persino (quando si diventa dei veri e propri esperti) di fermare i pensieri. Ci permette di guardare ai nostri pensieri e alle nostre emozioni con distacco, con tranquillità, ci permette persino di lasciarli scorrere davanti ai nostri occhi per poi lasciarli andare.
Consente di vederli sotto un’altra luce, proprio perché si crea una sorta di distacco e, anche in questo caso, l’assenza di giudizio attenua la loro intensità così da affrontarli in modo più razionale e controllato. Ci consente di lasciare emergere la saggezza che c’è in noi e la capacità di trovare la soluzione ad ogni problema o comunque di viverlo in modo meno coinvolgente e caotico.
Fai diventare la pratica della meditazione una sana abitudine quotidiana e ti assicuro che ne trarrai un enorme giovamento.
Puoi meditare appena ti alzi al mattino o prima di andare a dormire, ma puoi farlo anche in ogni momento della tua giornata, quando senti la necessità di fermare il mondo che ti circonda o hai bisogno di un momento tutto tuo per la tua pace interiore.
Fallo sempre in un posto tranquillo. Le prime volte fatti aiutare dalle tante meditazioni guidate che ci sono su You Tube fino a quando non riuscirai a farlo da solo. Puoi farlo con una dolce musica rilassante di sottofondo o nel silenzio più assoluto.
3. SCRIVERE UN DIARIO
La scrittura è sempre stata la mia compagna di vita. Sin da piccola avevo un diario che custodivo gelosamente in cui annotavo gli eventi delle mie giornate e le emozioni che vivevo. Oggi continuo a farlo e mi aiuta ad avere chiaro ciò che penso, ciò che vivo e come lo vivo.
Il diario consente di lasciarsi andare, di esprimersi liberamente e questo ti fa prendere consapevolezza di te. Ti permette di fare ordine in ciò che è ingarbugliato nella tua mente perché la scrittura ti obbliga a focalizzare l’attenzione su ciò che stai scrivendo. Rileggere ciò che hai scritto potrebbe sorprenderti e rendere chiare molte cose di te.
Anche questa pratica richiede un po’ del tuo tempo. Come per la meditazione ci sono molti momenti della giornata in cui farlo, alla sera prima di coricarti, al mattino appena alzato, subito dopo particolari esperienze, decidi tu quando preferisci.
Questi sono solo alcuni suggerimenti di ciò che aiuta a raggiungere la consapevolezza.
La midnfulness è sempre più praticata in ogni ambito, sia nella vita privata che nell’ambito lavorativo. Sono molte oggi le aziende che si occupano di fare corsi di mindfulness per migliorare il lavoro e le condizioni lavorative dei propri dipendenti: viene usata anche in campo psicologico, psicoterapeutico e medico. Il suo effetto è ormai chiaro e pertanto si sta diffondendo sempre di più.
Esercitati ogni giorno e vedrai come la tua vita ne trarrà un enorme beneficio.
Se non vuoi intraprendere il percorso verso al consapevolezza da solo, contattami e lo faremo insieme.
Buona vita