COSA SONO LE CONVINZIONI E A COSA SERVONO
Cosa sono le convinzioni e a cosa servono?
“Se credi di potercela fare, probabilmente ce la farai. Se credi di non riuscirci, stai sicuro che non ci riuscirai. Le convinzioni sono la chiavetta d’accensione che ti fa staccare dalla rampa di lancio.”
(Denis Waitley)
Nel mio libro “Crea il tuo futuro” (che puoi acquistare scrivendomi a info@creailtuofuturoconpaola.com) dedico un capitolo alle CONVINZIONI.
In esso mi pongo queste domande:
cosa limita o potenzia la dimensione e la qualità dei nostri pensieri e delle nostre azioni?
cosa ci spinge verso una vita felice e piena di soddisfazioni o verso una vita infelice e vuota?
La risposta è LE NOSTRE CONVINZIONI
Cosa sono le convinzioni?
Sono tutto ciò che pensiamo di noi, ciò che siamo convinti di riuscire a FARE o no, quello che siamo convinti di ESSERE o di non essere, tutto ciò che siamo convinti di poter AVERE o no.
La maggior parte della convinzioni che guidano la nostra vita sono inconsce e cominciano a formarsi sin dalla nascita, ossia quando siamo sotto il totale controllo degli adulti che si prendono cura di noi: fino all’età di 7 anni assorbiamo tutto ciò che sentiamo e vediamo e tutto ciò che succede intorno a noi. Interiorizziamo in modo inconscio le convinzioni degli adulti facendole diventare nostre, si radicano nel nostro io profondo, diventano la guida del nostro pensare e agire e molto spesso ce le portiamo fino all’età adulta.
Le convinzioni fanno quindi parte della struttura profonda del nostro essere. Ci forniscono certezze riguardo al nostro essere come persona e alla realtà che vediamo intorno a noi; ci permettono di creare la nostra “mappa interiore” con la quale agiamo nel mondo. Le convinzioni governano e condizionano l’intera nostra vita comprese la salute e le emozioni; guidano i pensieri e le azioni; sostengono o pongono limiti; hanno condizionato il nostro passato, condizionano il presente e condizioneranno il nostro futuro.
Quindi le convinzioni guidano la nostra vita sia in senso positivo che in senso negativo. Attraverso di esse giudichiamo noi stessi e il mondo.
Se si vuole vivere in pienezza, in consapevolezza e ottenere ciò che si vuole, è fondamentale capire quali sono le convinzioni radicate in noi stessi, perché esse INFLUENZANO I PENSIERI, LE DECISIONI E I COMPORTAMENTI e quindi tutto ciò che facciamo e faremo in futuro.
Se ad esempio credi che l’amore per il denaro sia la radice di tutti i mali, non avrà nessuna importanza quale strategia tu metta in atto per affrontare e/o risolvere la tua vita finanziaria, perché è molto probabile che la saboterai. Infatti quando le cose cominceranno ad andarti bene finanziariamente comincerai a sentirti a disagio proprio perché associ il denaro al male e, inconsciamente, comincerai a tirarti indietro perché non vuoi essere una cattiva persona. Molto probabilmente comincerai a commettere degli errori e a fare cose che mineranno il tuo successo finanziario in modo da poter rientrare nella tua zona di confort psicologico. Questo è un esempio di come le convinzioni riescono ad auto sabotarci: vorrei fare le giuste azioni per avere molto denaro, ma sono frenato dalla convinzione che sia “lo sterco del diavolo” ossia ciò che ho sentito dire molte volte nella mia famiglia o da chi mi ha educato e ispirato fino ad oggi.
Ognuno di noi si comporta in modo coerente con le proprie convinzioni, che corrispondano alla realtà o meno.
Le convinzioni poi cambiano con il nostro crescere, sulla base delle nostre esperienze, su ciò che continuiamo a sentire e a vedere, su come nutriamo la nostra mente (libri, tv, internet, social, ecc.), su ciò che succede intorno a noi e su ciò che ci sentiamo dire costantemente da coloro che ci stanno intorno o con cui viviamo.
Ecco i 4 fattori che sono maggiormente determinanti nel formarsi delle convinzioni:
1. come nutriamo la nostra mente
2. come interpretiamo le esperienze che viviamo
3. le persone che frequentiamo
4. le esperienze che viviamo
Vediamoli brevemente.
Se nutriamo la nostra mente con “cibo spazzatura”, ad esempio con video e programmi di contenuti di bassa qualità, telegiornali o programmi televisivi in cui si parla solo di cose negative e delle tragedie che avvengono nel mondo, leggiamo riviste scandalistiche, guardiamo solo film e facciamo video giochi di pura violenza, produrremo con più facilità e frequenza pensieri e azioni in linea con ciò che abbiamo inserito. Se, invece, leggiamo libri o studiamo, in qualunque forma possibile (video, audio, podcast, documentari, internet) riguardanti argomenti positivi e assimiliamo informazioni di alto livello (sia culturali che di crescita personale), riusciremo ad elevare anche i nostri pensieri e a potenziare in modo positivo le nostre azioni e la nostra vita.
Ciò che viviamo e vediamo ogni giorno lascia una traccia importante in noi. Ma una delle possibilità di cui disponiamo è poter interpretare le cose e gli eventi come vogliamo. A seconda del significato che intenzionalmente attribuiamo a ciò che vediamo e a ciò che viviamo e a seconda delle emozioni che tutto ciò ci provoca, creiamo altre convinzioni o confermiamo quelle che già abbiamo.
L’uomo è per sua natura un essere sociale, non siamo fatti per vivere isolati e ci aggreghiamo ad altre persone, le quali possono condizionarci sia in bene che in male. Quando ci sentiamo dire spesso che non valiamo niente, che non siamo capaci di fare nulla, che non siamo abbastanza intelligenti, purtroppo finiamo per crederci e la nostra vita sarà segnata dalla tristezza, dall’inerzia e da mille difficoltà, squalificata da convinzioni limitanti e depotenzianti. Viceversa se frequentiamo persone che credono in noi, che ci stimolano a dare sempre il meglio, che ci aiutano e ci sostengono nei momenti di difficoltà, saremo in grado di creare convinzioni potenzianti sulle quali basare sani desideri e obiettivi di vita.
Anche le esperienze che viviamo sono spesso determinanti nel creare in noi le convinzioni. Tutti i giorni viviamo situazioni positive e negative da cui traiamo conclusioni a seconda delle emozioni che abbiamo vissuto. Se l’esperienza è stata positiva e ha suscitato emozioni positive, ne ricavo una convinzione potenziante “sono stato capace di farlo, sono stato bravo” “ho affrontato bene la presentazione di oggi, sono davvero bravo a parlare in pubblico”. Se invece il vissuto è di non riuscita o di frustrazione, la convinzione diventa “non ne sono stato capace, non so fare nulla”, “ho fatto una brutta figura, sono proprio uno stupido”, ecc.
Esempi di condizioni limitanti:
· non sono intelligente e quindi non riuscirò mai negli studi
· la mia forma fisica dipende dalla mia genetica. Tutta la mia famiglia è in sovrappeso e quindi lo sono anche io e sono destinato ad esserlo per sempre
· nella mia famiglia ci sono malattie cardiache e quindi prima o poi ne soffrirò anche io
· la mia famiglia ha sempre vissuto nella povertà e quindi anche io sono destinato a vivere così
· è impossibile, non c’è nessuna possibilità che questo avvenga o che io lo possa fare
Queste convinzioni sono scoraggianti, non permettono di avere fiducia in se stessi e nel futuro, non permettono di vedere strade e possibilità diverse diversa da quella che si sta percorrendo.
Esempi di convinzioni potenzianti:
questa attività è difficile ma la posso fare
sono in grado di affrontare il colloquio, farò vedere di che pasta sono fatto
riuscirò a conquistare la fiducia del mio capo
raggiungerò il mio obiettivo perché me lo merito
Tutte le convinzioni, positive o negative, INFLUENZANO I PENSIERI, LE DECISIONI E I COMPORTAMENTI e con esse possiamo sentirci super motivati o ci auto poniamo dei limiti, limiti che, molto probabilmente sono solo nella nostra mente e che non corrispondono alla realtà. Quindi è importante capire su quali basi si fondano in nostri pensieri perché da essi dipende tutta la nostra vita.
Una delle grandi fortune che ha la mente umana è che può decidere di dirigere il pensiero dove vuole e di pensare intenzionalmente ribaltando anche le situazioni più difficili e apparentemente disperate. La nostra mente può cambiare modo di vedere le cose e di pensarle e può cambiare le convinzioni che non ci permettono di vivere con felicità e di fare ciò che più desideriamo.
Ognuno di noi PUÒ SCEGLIERE LE CONVINZIONI e tutto ciò a cui vuole credere per far diventare la propria vita un capolavoro.
E allora perché non assumere il controllo di questo processo? Perché non scegliere convinzioni potenzianti che ci diano il controllo, che ci spingano verso la vita che vogliamo vivere e che ci offrano le migliori possibilità di successo?
La scelta di uno o l’altro di questo sistema di convinzioni può fare la differenza tra una vita felice o una vita infelice, una vita lunga o una vita breve, una vita realizzata e di successo o una vita di mediocrità e delusione. Le nostre convinzioni, hanno un effetto profondo sui nostri comportamenti, le nostre convinzioni sono molto potenti sulle nostre azioni, dalle quali deriva la qualità della nostra vita.
Bene, ecco quindi un’altra domanda:
Come posso cambiare le mie convinzioni?
Innanzitutto bisogna PRENDERNE CONSAPEVOLEZZA, individuarle e averle chiare in mente, capirne l’origine, comprendere cosa ci impediscono o ci permettono di fare e quale impatto hanno nella nostra vita. Prova a fare un elenco delle tue credenze potenzianti e limitanti rispondendo a queste domande:
Cosa pensi nelle varie situazioni difficili della tua giornata?
Come affronti e cosa pensi durante le azioni della tua quotidianità?
Come ti poni davanti alle difficoltà o alle sfide della vita?
Cosa pensi e come agisci quando ti affidano o devi affrontare un compito nuovo?
Da cosa sono influenzate le tue azioni? Da quali pensieri?
Cosa pensi di te e delle tue capacità?
Cosa pensi quando riesci a fare bene qualcosa?
Cosa pensi quando non riesci a fare qualcosa?
Analizza tutte le convinzioni su cui basi la tua vita, sia limitanti che potenzianti e fanne due elenchi separati. Metti l’elenco delle convinzioni potenzianti bene in vista (appeso da qualche parte) nel luogo di casa tua che preferisci e leggile più volte al giorno, appena ti alzi la mattina, durante la giornata e la sera prima di coricarti. Questa si chiama riprogrammazione mentale (leggi l’articolo sulla riprogrammazione mentale). La nostra mente e il nostro inconscio sono in grado di apprendere e di interiorizzare attraverso la ripetizione, quindi più le ripeti e più facilmente entreranno e si consolideranno nella tua mente.
Prendi l’elenco delle convinzioni limitanti cerca di cambiare ogni singola voce nella sua versione positiva. Esempio: “nella mia famiglia sono tutti obesi e quindi lo sarò anche io” diventa ”se mi prendo cura del mio corpo con una sana alimentazione e movimento non sarò mai obeso”. Aggiungi queste nuove credenze all’elenco di quelle positive e ripetile costantemente ogni giorno. Aggiornalo quando vuoi con nuove credenze potenzianti: è un processo che dura tutta la vita.
Per fare un lavoro più preciso e significativo prova anche a fare la ricerca delle tue convinzioni ogni volta che devi affrontare un’attività specifica. Prova ad analizzare cosa pensi di questa attività e al modo con cui la affronti: la ritieni utile, inutile e perché; la percepisci faticosa o no e perché; la fai volentieri e facilmente o no e perché; la rimandi sempre o no e perché; pensi di non poterla affrontare e perché, ecc. Prova per ogni azione che fai a capire cosa, nella tua mente, ti permette di eseguirla facilmente o cosa te la rende difficile o ti impedisce di farla. In questo modo avrai più chiare le convinzioni che stanno dietro alle tue difficoltà e alle tue abilità in modo da consolidare ciò che funziona e provare a cambiare ciò che non ti è utile o ti sbarra la strada.
Questo non è un processo facile e soprattutto non è immediato: a volte si riesce a cambiare una convinzione limitante semplicemente nel momento in cui se ne prende coscienza, altre volte il processo di cambiamento è più lungo e difficile. Prenditi il tempo che ritieni necessario per riflettere e per identificare le tue credenze e poi datti il permesso di modificarle e di sostituirle. Ricordati che il potere della mente è infinito e se vuoi uscire da una situazione che non ti piace o che ti fa soffrire, o vuoi agire in modo migliore, più produttivo e più determinato, devi innanzi tutto partire da ciò che la tua mente ti dice per poi avere il coraggio di cambiare e di eliminare l’eventuale impedimento.
Questo passaggio può essere faticoso e doloroso perché il cambiamento è difficile e spesso fa paura (il detto “sai quello che lasci ma non sai quello che trovi” fa parte delle convinzioni limitanti che ci inculcano sin dall’infanzia) perché ci porta fuori dalla nostra “zona di confort” che, per quanto sia spiacevole o fastidiosa è rassicurante, è ciò che conosciamo bene, perché è sempre andata così e il cambiamento è un salto nel buio. Ciò che non si conosce fa paura.
In conclusione, riflettere e lavorare sulle proprie convinzioni non è una cosa che fanno tutti, la maggior parte delle persone non sa neppure che esiste questa possibilità, non sa che è guidata della sue convinzioni e non conosce questi meccanismi, ma è ciò che dobbiamo fare per uscire da ciò che limita il nostro potenziale, per ottenere quello che desideriamo e per avere successo in ciò che vogliamo.
Se ha i bisogno di aiuto in questo percorso puoi contattarmi e lo faremo insieme.
Buona vita